Progetti fotografici 2016


 mostra

“Idomeni. Un dolore come il mio” 
Reportage dal campo profughi sul confine greco-macedone
di Michele Garzi

 

Un confine invita a rallentare prima di passare.

Un muro, un filo spinato, costringono a fermarsi, e in questa attesa anche l’umanità e la dignità sembrano a tratti rimanere sospese. Nel moderno limbo di Idomeni, uomini e donne hanno vissuto la straziante attesa di un ricollocamento con la sola colpa di aver conosciuto la guerra.

Il campo profughi è stato creato dall’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu a settembre: a marzo la Macedonia chiude le frontiere e in poche settimane giungono ad ammassarsi circa 12mila persone, provenienti soprattutto da Siria, Iraq e Afghanistan.

Le autorità greche provano a convincere i migranti a lasciare Idomeni e a raggiungere altri campi, più distanti ma meglio attrezzati per rispondere alle esigenze di accoglienza, ma la maggior parte non accetta per la paura di perdere l’occasione di varcare il confine e di essere ricondotta in patria. Ad aprile, quando un gruppo di migranti tenta di superare la barriera, la polizia macedone interviene con il lancio di lacrimogeni e proiettili in plastica.

Alla fine di maggio, le autorità avviano lo sgombero del campo “senza uso della forza” – riferisce il Governo greco – e il trasferimento verso altri campi delle 8mila 500 persone presenti in quel momento.

Il fotografo Michele Garzi è stato a Idomeni nel mese di aprile e racconta con i suoi scatti la realtà che ha incontrato. 

La mostra sarà visibile nei tre giorni del Festival della solidarietà dl 15 al 17 luglio. 

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Installazione fotografica “Dalla mia finestra – By my window”

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Dalla volontà di conoscere e accogliere “il mondo visto dall’altro”, tema dell’edizione 2016 del Festival, nasce il progetto fotografico “Dalla mia finestra – By my window”, un’installazione che sarà visitabile nei giorni di svolgimento del Festival della solidarietà (15-16-17 luglio 2016).

Nello spazio verde del parco Alexander Langer di Città di Castello saranno montate delle vere e proprie finestre all’interno delle quali sarà possibile ammirare le fotografie di vedute provenienti da tutto il mondo.

Abbiamo chiesto a chiunque volesse partecipare di raccontarci attraverso uno scatto quello che vede ogni giorno dalla propria finestra e come percepisce il mondo dalla sua prospettiva. Studenti, professionisti e volontari sparsi per il mondo per le più diverse ragioni hanno immortalato il loro panorama quotidiano fatto di speranze, ricordi e incontri.

Ogni veduta porta con sé i colori e l’atmosfera dei suoi luoghi e aprire le persiane di ciascuna finestra corrisponde a un’immersione immaginaria nel mondo visto dall’altro.

Qui potete trovare la raccolta delle fotografie ricevute: By my window